Amministrazione di sostegno: la gestione di un anziano
Con il passare del tempo alcuni anziani perdono l’autosufficienza, divenendo inabili o incapaci di compiere anche le azioni più semplici. Provvedere al mantenimento dell’anziano che non è in grado di prendersi cura di sé stesso è un preciso dovere di ogni figlio, che non può essere eluso rinunciando all’eredità. Infatti, l’articolo 458 del codice civile (riguardante il divieto di patti successori) stabilisce che è nulla ogni convenzione con cui taluno dispone della propria successione.
Per la legge italiana, chiunque abbandoni una persona incapace di provvedere a se stessa (per malattia mentale o di corpo, per vecchiaia o per altra causa) è punito con reclusione da sei mesi a cinque anni; inoltre, tale periodo può essere aumentato se l’abbandono è commesso dal genitore o dal figlio. Uno dei modi per evitare di lasciare solo il genitore anziano è accoglierlo in casa propria. Tale esperienza può diventare gratificante per entrambe le parti; tuttavia è bene prepararsi tenendo in considerazione diversi fattori. Per prima cosa è indispensabile rispettare la sua indipendenza, infatti molti anziani sono ancora in grado di prendersi cura di sé stessi e si sentono utili con lo svolgimento di piccoli lavoretti. Sentirsi trattati come ospiti, o peggio ancora come malati, non farà altro che peggiorare la loro autostima. È dunque necessario invogliarli a trascorrere una vita che sia il più attiva possibile; la società e le istituzioni hanno infatti il dovere di evitare, nei confronti dell’anziano, ogni forma di ghettizzazione che gli impedisca di interagire liberamente con tutte le fasce d’età presenti nella popolazione.
Un’altra accortezza che lo renderebbe, a tutti gli effetti, parte integrante del nucleo familiare sarebbe lo spostamento della residenza. Quest’ultima deve essere fissata recandosi presso gli appositi sportelli comunali dove, attraverso una dichiarazione, si riporta precisamente il luogo in cui l’anziano vive abitualmente; nell’arco di alcuni giorni il Comune si occuperà di verificare la veridicità di tale dichiarazione, controllando che tale cittadino viva effettivamente all’interno del territorio comunale. Il cambio di residenza, fissandola in un luogo differente dal precedente, comporta una serie di oneri, doveri e vantaggi, come ad esempio la ricezione della tessera elettorale che permette di votare nel seggio più vicino alla nuova residenza. Questo cambiamento comporterà una serie di facilitazioni per l’anziano, in quanto gli sarebbe permesso compiere tutte le sue attività abituali con un maggiore sostegno, avvalendosi sempre dell’aiuto dei suoi familiari. In alcuni casi, gli impegni dei membri della famiglia non permettono di fornire all’anziano familiare il sostegno di cui necessita; in tal caso, anche solo per una consulenza, può sopravvenire la necessità di rivolgersi a chi fornisca un supporto professionale adeguato per le diverse situazioni.
Si è rivolta al mio studio una signora che ha voluto avere dei consigli sulla corretta gestione della anziana madre, una persona ancora molto in gamba e decisa, ma che, purtroppo, a causa dell’età iniziava ad avere alcune incertezze nel suo percorso quotidiano. Ebbene, l’opera di un avvocato che si occupa di amministrazioni di sostegno può anche essere finalizzata a suggerire la strada migliore da seguire in caso di difficoltà, al fine di aiutare chi, improvvisamente, si trova a dover gestire un anziano con un consequenziale stravolgimento della propria vita. Non è mai facile agire da soli, spesso le difficoltà nascono da un improvviso peggioramento della situazione personale dei propri cari; è importante fare le scelte giuste per il futuro di queste persone.